Acetaia Di Nonno Mario
CATEGORIA: Mangiare e Bere, agroalimentare, aziende agricoleID ANTICONTRAFFAZIONE N.3342
L'Acetaia di Nonno Mario propone le due categorie di Aceto balsamico tradizionale di Modena -ABTM- D.O.P., che si differenziano esclusivamente per l'invecchiamento: sono infatti prodotti di identica qualità certificata e si differenziano soltanto per il numero di anni di permanenza nelle botti:
l'Affinato, con un invecchiamento minimo di 12 anni,
l'Extravecchio, con un invecchiamento minimo di 25 anni.
"L'Acetaia di Nonno Mario propone anche i "Condimenti dell'Acetaia", prodotti e invecchiati con gli stessi procedimenti dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP.
Il "Condimento Vivace" condimento balsamico di Modena con un invecchiamento fino a 6 anni
Il "Condimento Maturo" condimento balsamico di Modena con un invecchiamento da 6 a 12 anni
Il "Condimento Invecchiato" condimento balsamico di Modena con un invecchiamento maggiore di 12 anni."
La D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta) rappresenta un riconoscimento per i produttori e la certezza per i consumatori di acquistare inalterata la cultura, la tradizione e la qualità di un prodotto unico al mondo: la certezza di gustare profumi e sapori inimitabili.
Nelle bottigliette in vetro massiccio trasparente a forma sferica e base rettangolare, obbligatorie per l'aceto balsamico tradizionale di Modena -ABTM- D.O.P., il prodotto di presenta di colore bruno scuro, lucente, manifestando la propria densità in una scorrevole sciropposità. Ha un profumo caratteristico e complesso, amalgamato e penetrante, con una nota di acidità gradevole e in armonia con l'inimitabile sapore vellutato, in cui dolce e agro si sposano dando vita a un equilibrio inconfondibile di grande pienezza e intensità.
All'Aceto Balsamico Tradizionale vengono oggi riconosciute le tradizionali proprietà terapeutiche: l'alto contenuto di zuccheri e sali minerali lo rende un ottimo integratore alimentare. Assunto da solo a fine pasto, un cucchiaino stimola la digestione. Presenta grandi proprietà corroboranti e, miscelato con acqua, dissetanti.
L'Aceto Balsamico Tradizionale trionfa però in cucina e sulla tavola. Per gustarlo al meglio e affinchè non vada perso il tesoro di profumi e sapori che lo contraddistingue, meglio sarebbe usarlo crudo, aggiunto all'ultimo momento. La sua caratteristica è quella di esaltare profumi e sapori delle pietanze su cui viene impiegato: una piccola quantità è sufficiente, si può considerare tendenzialmente un cucchiaino scarso a persona.
Extravecchio o Affinato? Non esiste una vera e propria regola o consuetudine. Anche se l'Affinato viene di preferenza abbinato alle pietanze più grasse, la scelta può essere dettata dall'abitudine, dalle preferenze individuali o dalla disponibilità.
Su quali pietanze usarlo? La grande versatilità del prodotto rende possibili molti abbinamenti. L'unione col Parmigiano Reggiano è certamente tra le più felici, come anche quella con le fragole. Per condire verdure crude e cotte, la sequenza ottimale è: sale, Aceto Balsamico Tradizionale, mescolare il prodotto e alla fine aggiungere Olio Extravergine. Delizioso il risotto, da mantecare con una piccola quantità di ABTM; ideale poi su arrosti e bolliti, su cui andrà aggiunto prima di servirli. Ancora, è ottimo su carpaccio di tonno e spada e, come dessert, con gelato alla crema o fiordilatte. Una piccola quantità è sufficiente per dimostrare la grande versatilità del prodotto in abbinamento alle pietanze più diverse.
Grazie al prolungato invecchiamento l'Aceto Balsamico Tradizionale non è soggetto a rischi di alterazioni durante la conservazione. Va conservato in recipienti di vetro, avendo cura di chiudere bene il contenitore e di conservarlo lontano da sostanze che emanino profumi particolari per non inquinare il suo aroma.